Nuovo accordo sui frontalieri tra la Svizzera e l’Italia: Impatti e preparativi per le imprese

Il 17 luglio 2023 è entrato in vigore il tanto atteso nuovo accordo sui frontalieri tra la Svizzera e l’Italia. Dopo una comunicazione del Dipartimento federale delle finanze del 19 luglio 2023, è stato completato un processo esteso che avrà profonde implicazioni per le imprese in Svizzera. Le nuove disposizioni dell’accordo diventeranno efficaci soprattutto dal 1° gennaio 2024 per i datori di lavoro.

Ambito di applicazione e definizioni:

L’accordo definisce nuovamente le aree frontalieri e i frontalieri stessi. Le aree frontalieri si estendono in Svizzera ai cantoni dei Grigioni, Ticino e Vallese, mentre in Italia includono le regioni Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano. I frontalieri sono individui che soddisfano determinati criteri, tra cui l’esercizio di un’attività lavorativa dipendente nell’area di confine dell’altro Stato contraente e il ritorno giornaliero al domicilio fiscale principale nello Stato di residenza.

Impatti sulle imprese:

Una delle modifiche sostanziali riguarda la distinzione tra „vecchi“ e „nuovi“ frontalieri. I vecchi frontalieri sono coloro che erano già attivi tra il 31 dicembre 2018 e il 17 luglio 2023 secondo l’accordo sui frontalieri del 1974 nei suddetti cantoni. Per loro è prevista una disposizione transitoria che garantisce che siano tassati esclusivamente in Svizzera, con il pagamento di compensi finanziari ai comuni frontalieri italiani.

I nuovi frontalieri entrano nel mercato del lavoro dal 17 luglio 2023 e saranno soggetti a nuovi codici tariffari nei cantoni dei Grigioni, Ticino e Vallese dal 1° gennaio 2024. Per i vecchi frontalieri si applicano le tariffe ordinarie delle ritenute alla fonte.

Inoltre, vengono definiti i giorni di assenza per motivi professionali. Il superamento di questi giorni può comportare la perdita dello status di frontaliero speciale, con l’applicazione dell’accordo di doppia imposizione fiscale tra Svizzera e Italia.

In aggiunta, le imprese saranno confrontate con nuovi obblighi informativi, tra cui la trasmissione di dati alle autorità italiane entro il 20 marzo dell’anno successivo per i frontalieri con le relative autorizzazioni.

Resta aperta la questione di un accordo sul telelavoro, ma il protocollo aggiuntivo menziona la possibilità di un accordo sul telelavoro. Attualmente, i frontalieri non possono svolgere telelavoro in Italia per non mettere a rischio il loro status.

Preparativi e sfide per le imprese:

I cambiamenti imminenti richiedono una preparazione accurata da parte delle imprese. È probabile che nei prossimi mesi vengano pubblicate ulteriori dettagli per preparare le imprese al 1° gennaio 2024. Questo include anche l’integrazione delle novità per l’AVS21.

Le aziende di software di contabilità salariale dovranno apportare modifiche, con alcune modifiche già definite nello standard ELM 5.0. Le risorse limitate delle imprese richiedono una pianificazione e coordinamento efficienti per implementare tempestivamente i nuovi requisiti.

In sintesi, il nuovo accordo sui frontalieri tra la Svizzera e l’Italia porta significativi cambiamenti. Le imprese devono prepararsi a tali cambiamenti e seguire attentamente gli sviluppi per poter reagire tempestivamente ed adeguatamente.

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